Ecco come potremmo riassumere in poche righe la storia di un progetto che stiamo seguendo da oltre 2 anni:
Il cliente:
Uno dei leader italiani del settore mobili, con oltre 90 punti vendita.
Oltre 800 utenti da formare sui temi amministrativi, contabili e di utilizzo del gestionale aziendale.
L’esigenza:
Ridurre il numero di riunioni e di sessioni di formazione tradizionale per ridurre i costi molto elevati.
Verificare l’apprendimento delle competenze da parte di tutti (cosa impossibile in un’aula tradizionale).
Avere un sistema di reporting.
La soluzione:
L’azienda ha adottato un sistema di e-learning open source.
Il management aziendale è ora in grado di utilizzarlo autonomamente, gestendo iscrizioni ai corsi, reportistica e valutazioni delle esercitazioni.
I corsi sono stati creati facilmente utilizzando il materiale già in uso dal cliente.
I costi:
Il cliente ha sostenuto costi più elevati dovuti all’esigenza di una personalizzazione articolata.
Un’installazione standard, eventualmente anche in outsourcing, ha dei costi molto più bassi o nulli, se il cliente decide di occuparsene autonomamente.
La formazione per l’uso del sistema e la consulenza per il suo utilizzo sono le attività più importanti.
Max
26 gennaio, 2011 at 11:47 am
veramente molto interessante il vostro sito, sono arrivato a voi poichè mi sto documentando sulla possibilità di fornire i corsi che tengo in aula sul mio blog on line. Ormai vedo che le richieste per i corsi di vendita on line arrivano numerose. Seguirò il vostro blog.
Massimo Frigerio
26 gennaio, 2011 at 11:55 am
Ciao Massimo, grazie mille dei tuoi complimenti. L’articolo su cui hai commentato è ormai un po’ datato. Se vuoi fare una lettura un po’ “organizzata” dei nostri articoli puoi utilizzare le categorie che trovi nella barra orizzontale (Gestire l’e-learning, Teoria e tendenze….).
Interessante anche il tuo sito, gli ho dato un’occhiata.
In bocca al lupo per la tua attività, se ti servono suggerimenti o consigli, siamo qui!
Max
26 gennaio, 2011 at 12:01 PM
Grazie Max,
vi scriverò presto una mail, ma una domanda veloce veloce: che tipo di target privato ( quindi non azienda) cerca corsi on line e quale è il fattore che scatena la call to action. Chiedo questo perchè la domanda che mi viene fatta più spesso è se i miei corsi sono GRATIS. questo mi lascia allibito, sembra che internet sia sinonimo di “non voglio pagare” quando ovviamente non si tocca questo argomento ne quando sono in aula o presso aziende.
26 gennaio, 2011 at 12:40 PM
Eh, buona domanda….
Premetto che – anche per questo motivo che tu citi – noi ci rivolgiamo solo ad aziende e in particolare ad aziende private (enti di formazione e P.A. spesso sono una perdita di tempo..) la mia sensazione è che in Italia il mercato del privato che cerca corsi online sia fatto esclusivamente da liberi professionisti (o a volte manager) che cercano corsi per migliorare le loro competenze.
Il target dunque – secondo me – è quello.
La call to action è simile a quella che tu già usi sul tuo sito “vuoi migliorare/vendere di più…ecc.ecc.”.
C’è anche il target dell’apprendimento di software, che è un altro buon driver motivazionale per un privato che vuole migliorarsi.
Un buon esempio italiano (per il primo caso) è Madri (ho comprato da loro una volta un corso di Business Planning su Cd) che vende corsi nemmeno online ma su CD. Secondo me il loro modello funziona (anche se è un po’ empirico..) soprattutto perché sono molto famosi per i loro corsi d’aula e perché con i loro vari siti (e fantastici e-book o simili gratis previa registrazione) raccolgono tonnellate di nominativi.
I Cd sono praticamente dei power point, word e excel nudi e crudi con l’audio del docente a parte.
Diverso è negli usa, dove ci sono esempi di eccellenza: posso consigliarti di dare un’occhiata a http://www.lynda.com/ e al suo modello di business.
Per concludere, cmq, tutti quelli che chiedono se i corsi sono gratis sono dei perditempo, e sono un po’ specchio di tante persone di questo paese….Il mio consiglio è di lasciarli perdere.
26 gennaio, 2011 at 12:50 PM
Conosco Lynda e lo prendo come riferimento, per il resto SANTE PAROLE…purtroppo
26 gennaio, 2011 at 12:56 PM
🙂