Kineo Consulting è una società inglese di elearning consulting. Questa presentazione spiega molto bene come l’approccio “rapid e-learning” cambia le tradizionali modalità di produzione, ma non solo: anche i processi e le tecniche di sviluppo.
Cambiano i tempi, cambia la possibilità di aggiornamento, cambia l’impatto.. insomma: il rapid e-learning (anche se non è l’unico approccio possibile, nemmeno oggi; a volte servono approcci ancora diversi e a volte quelli più tradizionali…) si riescono a produrre contenuti professionali con piccoli team in modo molto rapido.
Cosa ne pensate?
13 dicembre, 2008 at 12:34 am
Ciao Max, ti ho risposto qui:
http://lorenz77.altervista.org/wordpress/2008/12/13/bolle-di-sapone-tele-guidate/
Lorenz
13 dicembre, 2008 at 2:38 PM
Lorenz – come sempre – commenta in modo molto interessante e intelligente su questo tema. Il tema del rapid e-learning presenta molte sfaccettature, descritte bene nell’articolo citato da Lorenz stesso nel suo post. Per farla breve – però – e in attesa di ripostare ancora: il modo in cui io e Alberto usiamo gli strumenti di rapid e-learning è semplicemente per consentire a noi e ai clienti di passare dall’idea al progetto alle modifiche alla consegna del corso in modo – appunto – rapido.
Non “vendiamo” strumenti di authoring promettendo loro che “se si comprano questo software saranno in grado di fare da soli, anche senza nessuna conoscenza” perché imparare a usare un sw è una cosa, diventare autori di learning object è un’altra. Kineo forse esagera a dire che col rapid si ottiene un “missile teleguidato” e le “bolle di sapone” cui ti riferisci tu sono vere bolle, ma secondo me si riferiscono a qualcosa d’altro, cioé ai tanti troppi strumenti che escono continuamente e promettono cose impossibili da mantenere. Come dice Clive Sheperd “The top desktop tools – Captivate, Articulate, Adobe Presenter and Camtasia – definitely make lots of money and are not going to go away”.
14 dicembre, 2008 at 7:54 PM
Hai perfettamente ragione: il mio post non tratta la progettazione rapid e-learning, ma descrive, riferendosi all’articolo di Clark, la proliferazione – eccessiva e forse inutile – di strumenti rapid e-learning. Il che non significa affatto che questa tecnica e questi strumenti siano sbagliati o poco adeguati. Probabilmente ho un pò peccato di leggerezza, lasciando trasparire questo significato, ma la casualità di trovare due metafore visive, suggestive eppure agli antipodi -, m’ha indotto in tentazione.
In questo senso, non volevo assolutamente criticare le vostre metodologie di lavoro, sicuramente le migliori in relazione alla tipologia di clienti e il modello di business che state portando avanti. Perdipiù, non penso che in ambito e-learning esista una soluzione unica valida in tutte le occasioni, anche in funzioni delle notevoli differenze di contenuti, obiettivi formativi, aspettative del cliente, ect..
Detto questo, voglio aggiungere ancora un paio di punti:
Per un ‘azienda specializzata in e-learning, di medio-grandi dimensioni (ma quante in Italia?) utilizzare software autore rapid learnig non sempre è la soluzione ottimale. Per un semplice motivo: creare i learning object direttamente in Flash è molto più rapido e flessibile, e spesso permette di ottenere risultati migliori. Penso ad esempio, ad una pessima esperienza che ho avuto con captivate: il cliente aveva richiesto un corso con parecchie lezioni e per diversi motivi, aveva imposto l’utilizzo di questo software. Al termine del progetto, ci siamo resi conto che sviluppandolo in flash ci avremmo messo meno tempo e probabilmente avremmo ottenuto un risultato migliore, aggirando parecchi limiti di captivate.
L’illusione di comprare un software per sviluppare in modo autonomo i corsi, poi, è molto frequente e invitante: praticamente si vende da sola. Lasciando stare l’ambito aziendale, penso spesso a eXe, software open source per creare learning object rivolto alla scuola e all’università. Questo software, pur essendo gratuito, versatile, semplice da utilizzare e molto curato a livello pedagogico, vive un’autentica contraddizione: nonostante tutte queste qualità, nonostante più volte siano comparsi articoli e commenti entusiasti,
in rete si trovano pochissimi corsi creati con eXce. Il che potrebbe significare che gli utenti apprezzano molto la possibilità di creare corsi in modo autonomo e gratuito, meno la sua messa effettiva in pratica. L’illusione si vende, la sua attuazione rimane solo sulla carto. Tuttavia, a scanso di equivoci, sottolineo che questa è un’opinione molto personale, e sarò molto lieto di vederla smontata – anch’io sono un eXe-entusiaste 🙂 –
Bene, direi che a questo punto di carne al fuoco ce n’è parecchia: la discussione sta diventando molto interessante e m’ha dato alcuni spunti per nuovi articoli. Per ordine e chiarezza direi di continuarla qui in questo post, mentre nel mio blog troverai un paio di risposte al tuo commento.
Ciao
Lorenz
15 dicembre, 2008 at 10:47 am
In effetti anch’io ti avevo risposto sul tuo blog commentando il tuo post e distinguendo tra il mercato degli strumenti di rapid e-learning e il loro utilizzo in produzione. Le aziende medio-grandi (non sono tante, ma qualcuna c’è) sicuramente usano Flash, non credo che Articulate et similia siano adatti a quel tipo di produzione. In ogni caso, non ti preoccupare: non avevo preso il tuo commento come una critica personale e in ogni caso siamo sempre disponibili ad accettare suggerimenti, commenti, idee…
eXe, in effetti, lo considero soprattutto un tool per creare rapidamente delle interazioni… da integrare usando qualcos’altro! Per quanto gratis, per quanto sia un buon prodotto e per quanto abbia numerose funzioni che nemmeno programmi a pagamento hanno..il fatto che il suo template sia scarsamente personalizzabile e che abbia alcune altre piccole limitazioni lo rendono non così facilmente utilizzabile in una produzione professionale.
In giro per la rete anch’io ho trovato soprattutto degli oggetti creati con eXe in ambito scolastico e universitario.