Aumenta il lungo elenco dei professionisti che devono dedicare parte del loro tempo alla formazione obbligatoria e ottenere crediti formativi. Dopo medici, infermieri, avvocati (solo per fare qualche esempio) anche i revisori legali dovranno seguire l’iter della formazione obbligatoria nel trienno 2017-2019.

Più e più volte ci siamo interessati ai criteri da seguire per la formazione obbligatoria di vari professionisti come architetti, giornalisti, ingegneri, infermieri etc. prestando particolare attenzione alle disposizioni da seguire per ottenere i crediti formativi fruendo di corsi in elearning.

Oggi ci dedichiamo alle modalità formative che possono e devono seguire i revisori legali per adempiere all’obbligo normativo (art. 5 Dlgs 39/2010 ) e tenersi aggiornati sulle materie oggetto di una determina della Ragionieria Generale dello Stato.

Dai primi di luglio anche i revisori legali rientrano tra i soggetti obbligati alla formazione continua. La circolare pubblicata il 5 luglio nel sito della Ragioneria Generale dello Stato fornisce le istruzioni per l’assolvimento dell’obbligo di formazione professionale e puntualizza le modalità per l’erogazione dei corsi, le procedure per l’accreditamento delle società ed enti interessati.

Riportiamo i punti piu importanti:

Quali modalità formative sono riconosciute dal decreto?

La formazione può essere svolta attraverso la partecipazione a programmi a distanza o corsi erogati in aula dal Ministero o da organismi convenzionati

Quanti crediti si devono acquisire nel triennio?

Dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2019 è necessario acquisire 60 crediti formativi con un minimo di 20 per ciascun anno.

Chi può erogare formazione riconosciuta ai fini dell’aggiornamento professionale?

  • Il Ministero
  • Organismi convenzionati abilitati all’eogazione di programmi a distanza o in aula
  • Enti pubblici o privati accreditati dal Ministero con apposita convenzione

Quest’ultima verrà sottoscritta con soggetti in possesso dei requisiti previsti dal già citato articolo 5 e cioè: numero di dipendenti adeguato; comprovata esperienza almeno triennale nella formazione; impiego di docenti con esperienza professionale nelle materie oggetto della formazione; organizzazione ispirata a criteri di economicità, con ciò intendendo una ragionevole correlazione tra costi e ricavi tale da escludere fenomeni di speculazione.

Quali corsi scegliere?

La scelta dei corsi a cui partecipare deve essere molto rigorosa in quanto la partecipazione nell’ambito dello stesso triennio ad un identico corso per due o più volte, come la partecipazione a più corsi riguardante lo stesso argomento, consente di maturare i crediti una sola volta. Come i corsi a pagamento anche i corsi gratuiti sono pienamente compatibili.

Per tutti i corsi, sarà compito delle società e degli enti accreditati la comunicazione annuale al registro dei revisori circa l’assolvimento degli obblighi di formazione in relazione ai partecipanti.