Come annunciato qua, la scorsa settimana siamo stati a Londra per la Learning Technologies Exhibition. A freddo, ecco le prime impressioni.

La fiera

 

Con oltre 8.500 partecipanti, 200 seminari gratuiti e 200 espositori, l’evento si conferma come la principale vetrina mondiale delle tecnologie per l’apprendimento, offrendo un ambiente unico ed entusiasmante per i professionisti del settore.

La nostra visita

Come la volta scorsa, abbiamo potuto incontrare diversi nostri clienti già acquisiti e altri potenziali, oltre ad alcuni soci dell’associazione forma.association, e in generale accreditarci ulteriormente sul mercato d’oltremanica.

Cosa portiamo a casa questa volta

Confermiamo molte delle tendenze viste l’anno scorso, e in particolare:

  • piattaforme commerciali con già caricato all’interno un catalogo di corsi;
  • specialisti di contenuti che offrono cataloghi corsi specifici;
  • specialisti di software per la produzione di contenuti, specialmente in formato video.

Buzzword: AI + creazione di contenuti

Abbiamo poi notato almeno un paio di tendenze ulteriori e leggermente diverse:

  • avere un tool di creazione e distribuzione di contenuti incorporato nel proprio applicativo. Quindi non solo content creation, ma anche un flusso di lavoro che consenta di pescare contenuti da varie fonti (in particolare interne all’azienda) e di distribuirle, facendo una sorta di content curation, in alcuni casi gestita da algoritmi di intelligenza artificiale;
  • integrare il proprio LMS con qualcos’altro: se negli ultimi anni abbiamo sperimentato che l’LMS deve integrarsi con gli applicativi di Risorse Umane, quest’anno abbiamo visto che molti produttori di applicativi specializzati – evidentemente rendendosi conto che non possono soppiantare gli LMS esistenti – puntano sul fatto che i propri strumenti si possano integrare alle piattaforme esistenti.

Learning Technologies 2021?

Learning Technologies è sicuramente un evento in cui i grandi player multinazionali o britannici la fanno da padrone, dal punto di vista dell’esposizione mediatica e del traffico negli stand. Articulate, Kineo, SumTotal, Adobe, Moodle, Cornerstone, Open Sesame… tutti nomi con risorse certamente molto più importanti delle nostre.

Lo scorso anno abbiamo avuto l’impressione che possa esserci spazio anche per player della nostra dimensione, a patto di individuare bene il proprio posizionamento: piattaforma open source modificabile sulle esigenze del cliente, con dietro un team di aziende, consulenti, trainer e sviluppatori di contenuto in grado di fornire un servizio completo.

La visita di quest’anno conferma da un lato che è un evento dedicato soprattutto ai grandi player, dall’altro ci dice che probabilmente c’è uno spazio per realtà con un posizionamento un po’ diverso dagli altri, a patto di riuscire a valorizzarlo e farlo comprendere bene.

Staremo a vedere dove ci porta il futuro…se di nuovo a Londra o a Berlino , o a Birmingham o Las Vegas.